Centenario della nascita di Alberto Manzi . un grande maestro a cui l’Istituto Roberto Castellani ha intitolato una delle sue scuole primarie.
Manzi è stato prima di tutto un maestro elementare che per oltre trent’anni ha fatto questo lavoro. In televisione mostrava il suo modo di fare scuola, basato su una creatività didattica che era l’esito della rigorosa scientificità del suo metodo di lavoro, basato sulla circolarità e reciprocità fra esperienza, pensiero e linguaggio, oltre che delle sue abilità comunicative.
«Pure il maestro sbaglia. Quindi non aver paura di sbagliare…»
Così Alberto Manzi, nel suo programma “Non è mai troppo tardi” (1960 -1968) insegnava a leggere e scrivere ai tanti adulti analfabeti presenti nel nostro Paese. Parlava e disegnava, sorrideva, guardando negli occhi chi era a casa davanti alla TV, rivolgeva domande curiose, a un vasto pubblico fatto anche di bambini e bambine che andavano a scuola, ma al pomeriggio rimanevano incantati e curiosi davanti allo schermo. Era come giocare ad imparare di nuovo a leggere e scrivere, ma in modo diverso.
Così Alberto Manzi, nel suo programma “Non è mai troppo tardi” (1960 -1968) insegnava a leggere e scrivere ai tanti adulti analfabeti presenti nel nostro Paese. Parlava e disegnava, sorrideva, guardando negli occhi chi era a casa davanti alla TV, rivolgeva domande curiose, a un vasto pubblico fatto anche di bambini e bambine che andavano a scuola, ma al pomeriggio rimanevano incantati e curiosi davanti allo schermo. Era come giocare ad imparare di nuovo a leggere e scrivere, ma in modo diverso.
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